Quale compenso per il DPO?

Sono sempre di più i clienti che ci contattano per chiedere informazioni su quale sia il compenso corretto per ricoprire il ruolo di Data Protection Officer, nuova figura prevista dal Reg. Ue 2016/679.

La mia risposta è sempre la stessa: non esiste un tariffario ufficiale, possiamo però analizzare quali siano i compensi per professioni similari.

E riflettendo su quale possa essere una professione similare, il ruolo di membro dell’organismo di vigilanza 231, mi sembra quello più affine alle funzioni di DPO (ovviamente con le dovute differenze, in quanto al DPO sono richieste anche importanti competenze tecniche, e le problematiche privacy possono variare notevolmente anche tra aziende simili).

REVISORE CONTABILE —> MEMBRO ODV 231 —> DPO

Quindi la riflessione parte dalle modalità di calcolo del compenso per DPO, utilizzando i critieri adottati per i membri degli organismi di vigilanza, criteri che il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha individuato nei medesimi utilizzati per calcolare le retribuzioni dei revisori contabili.

A tale scopo si può fare riferimento al DM 140/2012, che è stato abrogato, ma costituisce una linea guida molto utile.

Ovviamente il calcolo effettuato con queste modalità permette di ottenere un range di tariffa (minima/massima), che deve essere adeguato alla realtà operativa del DPO, a cui sono richieste ulteriori competenze tecnico-informatiche, dovendo inoltre operare in contesti, in cui le dinamiche privacy sono molto differenti.

Per tale motivo i valori ottenuti devono essere adeguati alle condizioni del sistema di gestione di privacy, alle tipologie di dati, ecc e ad altri parametri che influiscono sul lavoro e quindi sulla retribuzione del DPO.

A tale scopo in Edirama abbiamo realizzato il nuovo software RATE DPO, che consente di calcolare il range di compenso minimo/massimo in modo corretto sia per l’azienda che per il DPO, tenendo conto sia del sopraindicato DM 140/2012, sia dei parametri specifici per ogni tipo di azienda.

RATE DPO permette di calcolare il compenso del Data Protection Officer, in modo corretto in base a due criteri contemporaneamente:
_ la metodologia del DM 140/2012 relativo al calcolo del compenso dei revisori dei conti (attività per molti aspetti similare al DPO):
_ l’applicazione di specifici indici che permettono di realizzare un calcolo su misura correlato alla realtà aziendale relativa alla protezione dei dati.

 

Il software partendo dai dati di bilancio (componenti posiviti del reddito, totale attività e componenti negativi del reddito), e inserendo i valori (SI/NO) degli indici (c.a. 15) già precaricati , permette di ottenere due compensi: minimo e massimo che consentono di individuare il range del compenso reale per ricoprire il ruolo di DPO.
L’utente può personalizzare il software aggiungendo ulteriori indici relativi al sistema privacy aziendale, in modo tale da tarare ulteriormente il calcolo del compenso del DPO.

 

Vantaggi
_ corretto calcolo del compenso del DPO
_ personalizzazione del calcolo
_ utilizzo per un numero illimitato di aziende

Requisiti software: Windows XP, 7, 8, 9, 10 e versioni superiori.
Licenza per 2 pc – Assistenza e aggiornamenti inclusi per 12 mesi

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